Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno, con sentenza n.1000/2015, ha annullato l’ordinanza sindacale del Comune di Vallo della Lucania, n.12 del 10 marzo 2013, con la quale si faceva ordine al soggetto gestore Consac gestioni idriche spa circa “il ripristino immediato dell’erogazione dell’acqua” presso una abitazione ubicata nello stesso comune.
Nonostante il persistente stato di morosità a carico dell’utente, Consac procede alla riattivazione del servizio ma, contestualmente, impugna il provvedimento del Comune di Vallo presentando ricorso al TAR.
Lo scorso 13 maggio l’Organo Giudicante ha censurato l’intervento dell’Amministrazione Comunale non potendo lo stesso concretizzarsi nell’adozione dell’atto pronunciato extra ordinem, “dovendo piuttosto ricercare la soluzione nell’attivazione di mirate azioni di sostegno, di carattere sociale, economico e assistenziale, oltre che sanitario, nei confronti dei componenti del predetto nucleo familiare, in modo tale da porre le basi per una risoluzione, più efficace e duratura, delle problematiche che avevano determinato la sospensione dell’erogazione idrica”.
Il ricorso ha trovato accoglimento in quanto “la legittimità dell’ordinanza impugnata è minata, alla radice, dal suo carattere non temporalmente limitato”, inoltre spiegano i giudici “diversamente opinando le ordinanze contingibili ed urgenti diverrebbero degli strumenti del tutto generici e, in ultima analisi, arbitrari, con grave compromissione del principio di legalità, risolvendosi in pratica la stessa ordinanza in uno strumento sviato, che finisce per addossare in maniera ingiustificata, e senza indicazione di un termine finale, sul gestore del servizio le conseguenze pregiudizievoli dell’evidenziata situazione di disagio economico e sociale del nucleo familiare, occupante l’abitazione interessata, con l’impedire allo stesso gestore, sine die, di poter riscuotere il corrispettivo del servizio fornito.”
Accolto il ricorso di Consac dal TAR Campania di Salerno
